martedì 2 giugno 2009
Pechinotrendy.
Qui col trendy non si scherza. Nel senso che o proprio non si sa cosa sia o si va giù pesantissimi. Prendete il Bellagio, che a dispetto del nome è un ristorante taiwanese. Situato nella fighissima zona del Worker's Stadium, vicino ai più rinomati locali notturni, il luogo vanta una clientela glamourella quant'altri mai, che da sola vale la cena. Grazie a un tavolo vista ingresso vedo arrivare giovanotti con cresta bionda, fanciulle con occhiali da sole giganti e cappelli a tesa larga (sono le 8 pm), catene e catenelle che spuntano da ogni dove, minigonne inguinali e persino un tizio con la felpa a rovescio, zip sulla schiena e cappuccio sotto il mento. Mentre tento di allacciare il tovagliolo al contrario, tanto per non abbassare il livello glam generale, noto qualcosa di strano che al momento non riesco a definire. Finalmente mi rendo conto che le cameriere sono clonate. Ovvero, non solo vestite tutte uguali, ma anche pettinate uguali, tutte con lo stesso taglio corto e scolpito, sicuramente firmato da Tony e Guy, oh yeah.
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7 commenti:
la classe non è mica acqua
Ma trendy a Pechino è sinonimo di "reparto neurodeliri" ?
praticamente sì
vedi, nel lasciare che le cose accadano si prospetta una nuova, glamourissima identità: Mavi cool-hunter! voglio le foto!
e io che sono tornata colpita dalle stranezze londinesi, vedi che provinciale? (di fatto devo ancora capire perche' alle 23.00 di ven scorso nella metro c'erano tre tizi vestiti da suore)
Non c'è più religione.
grande col tovagliolo al contrario!!
pero' se devo essere sincero non mi dispiace l'idea, e' talmente estremo che sembra valga tutto, tana-liberi-tutti, ... a quel punto diventa facile e persino liberatorio se mantieni il senso dell'morismo... o no?
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