Stamattina per la prima volta riesco ad alzarmi e arrivare al parco a un'ora che definirei mattutina (per i cinesi sarebbe aperitivo pre-pranzo ma insomma, qui siamo in Italia e il fuso orario è diverso).
Mi sento molto mistica e concentrata, oggi, certa che se riuscirò a eseguire correttamente e senza fermarmi l'intera sequenza di tai qi la giornata avrà una svolta positiva e l'intera settimana di stravizi alimentar-mondani svanirà nella ritrovata disciplina zen.
Devo solo svuotare la mente e farmi movimento, respirare, visualizzare le mosse e muovermi armoniosamente nella natura. Devo solo muovermi, respirare, fare gesti rotondi ampi e lenti...
-Scusi, si sente male?
La vecchia signora mi guarda preoccupata e mi ha pure messo la mano sul braccio. Il mio sogno zen è andato a farsi un camparisoda.
-Non sto male, sto praticando tai qi - correggo fulminandola.
-Aaaaah... - fa lei, ma è chiaro che non ha capito. - Mi sembrava che stesse male
-Sto benissimo, sono solo molto concentrata per ricordare le mosse
-Aaah, come il pilates! -al passo coi tempi, la nonna.
La ignoro sdegnosamente e ricomincio a respirare, iniziando un gesto ampio e rotondo, che finisce in modo totalmente goffo su un cane arrivato di corsa ad annusarmi proprio in mezzo alle gambe.
-Scusi, sa - arriva la padrona di corsa, cercando di trascinare via la belva pelosa.
-Sta facendo il tai qi - spiega la vecchietta che si è autonominata interprete e magari pure coach, vai a sapere.
-Che bello, mia cugina fa yoga, dice che le fa tanto bene
Rimpiangendo la mancanza di una katana per farle a fette tutte e due, mi rassegno a sloggiare prima di finire a conteggio calorico e prova costume.
Insomma, ho passato anni in questa città senza che nessuno mi rivolgesse la parola e ora tutti a preoccuparsi della mia salute? Ma che gli è successo ai milanesi? Da socialisti a socializzanti? Mah.