lunedì 19 gennaio 2009

Post-Olympic Winter Games


Al centro di Pechino c'è un laghetto, diviso in due rami, Houhai e Qian Hai. Essendo uno dei pochi angoli pittoreschi della città, è letteralmente preso d'assalto da turisti e locali, che amano passeggiare sulle sue sponde. In inverno gela, e la vostra eroina in vena di sperimentare l'autentica local way of life, si avventura sul ghiaccio infido ostentando sicurezza. Ora non so voi, ma a parte le asettiche piste da centro commerciale, a me il ghiaccio naturale fa venire in mente nell'ordine: Titanic, il primo film del Decalogo di Kiewslowski, e la spedizione di Robert Falcon Scott al Polo Sud. Tutta roba che come si sa va a finir malissimo. Quindi scruto senza parere la superficie cercando di scoprire le crepe assassine che sicuramente si apriranno al mio passaggio (dio, perché a Natale ho mangiato tutti quei pandori?).
Pensando di faticare meno, invece dei pattini scelgo una slitta fatta con due sedioline da scuola fissate a delle lame. Errore: dopo sei minuti sono distrutta perché bisogna spingersi a mano con due racchettine e l'adduttore latita. 
Comunque, inspiegabilmente il ghiaccio regge, e la mattinata di puro divertimento anni '50 continua. Anzi, la prossima settimana si replica, tié. 

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