venerdì 28 novembre 2008
Le dimensioni contano.
Naturalmente l'ha avuta vinta Bree. Ha talmente smaniato, recriminato ecc. che m'è toccato andare in giro a cercare il forno. L'unica graziosa concessione da parte sua è che si sarebbe accontentata di un forno elettrico piccolo, anche non da incasso. ("Piccolo" per Bree vuol dire che deve starci dentro almeno una teglia da sei-otto porzioni, se no è un tostapane). Ora, quando uno arriva al Trony locale, armato di vocabolarietto e mostra la parola "forno", giustamente i poveretti ti portano verso i microwave o i forni da incasso. Per spiegare che non lo vuoi né così né cosà, però grande abbastanza da metterci la fatidica teglia da otto, scatta il momento marcelmarceau. Ovvero, constatata l'inutilità assoluta dell'idioma sassone, parte il siparietto mimico. A quel punto di solito si raduna un drappello di commessi deliziati dalla "laowai" (straniera, visopallida, insomma io) che presumibilmente sta ballando la macarena. Di solito, dopo un quarto d'ora di sforzi, quando ormai sto meditando di girare a raccogliere le monetine, qualcuno ha un'illuminazione e mi mostra due catorci di 15 cm in cui al massimo puoi scaldare un'ala di pollo. Finalmente la gara dei mimi si è conclusa con l'acquisto di un prestigioso Galanz (??) dalle misure decenti. Adesso devo solo impedirle di acquistare uno stampo da torta in silicone a forma di castello medievale, forse ce la faccio.
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2 commenti:
ancora, ancora! finalmente uno spiraglio di ilarità fende le triste giornate meneghine! altro che bill murray!
Ce l'ho anchio, anzi ti dirò di più ne ho due uno sopra l'altro, uno per le lasagne ed uno per il pane...quando ne ho comprati due insieme i commessi erano veramente esterefatti, la Taitai ha bisogno di due forni( forni?...fornini), chissà che si mangiano 'sti Laowai...
Coraggio è difficile ma divertente...
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