Quando non ne posso più, cioè spesso, scappo e vado al Greenwich Village. Ovvero al Dashanzi Art District, o più comunemente 798. E' un'enorme area industriale, un' ex-fabbrica dismessa riconvertita in spazio per artisti. A dire il vero gli artisti c'erano un otto-dieci anni fa, prima che il boom dell'arte cinese esplodesse. Ora sono soprattutto gallerie che espongono il meglio della produzione nazionale e internazionale. Video, installazioni, statue, quadri, piccoli caffè, librerie d'arte: passeggio fra gli edifici in mattoni rossi ed è come aver schiacciato il tasto "pause": improvvisamente la bruttezza, il caos e il materialismo selvaggio di questa città sembrano molto lontani.
giovedì 27 novembre 2008
798
Quando non ne posso più, cioè spesso, scappo e vado al Greenwich Village. Ovvero al Dashanzi Art District, o più comunemente 798. E' un'enorme area industriale, un' ex-fabbrica dismessa riconvertita in spazio per artisti. A dire il vero gli artisti c'erano un otto-dieci anni fa, prima che il boom dell'arte cinese esplodesse. Ora sono soprattutto gallerie che espongono il meglio della produzione nazionale e internazionale. Video, installazioni, statue, quadri, piccoli caffè, librerie d'arte: passeggio fra gli edifici in mattoni rossi ed è come aver schiacciato il tasto "pause": improvvisamente la bruttezza, il caos e il materialismo selvaggio di questa città sembrano molto lontani.
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4 commenti:
Che figata il pillolone metallizzato. è in vendita?
;-)
Probabilmente sì, ma siamo a livelli Damien Hirst ormai. Qui dicono che il prossimo boom sarà l'arte coreana, vedi tu.
Dai, consolati, qui l'unico posto in cui puoi andare quando non ne puoi più (spesso) è internet.....
Hai ragione, scusami, ho rettificato il post. Non parli di sporcizia.... è che qui invece è talmente onnipervasiva che io identifico "brutto" con "sporco". Pensa che ho dovuto lavare tutte le pietre che ho preso ieri: puzzavano.....
Le delizie della vita da expats!
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