sabato 28 novembre 2009

Con occhi nuovi.

Io a Tokio ero già stata nove anni fa. L'ho ritrovata sostanzialmente identica, la stessa bellezza minimal, l'eleganza siderale delle donne, la composta solitudine delle persone che incrocio.
Eppure quanto cambia vedere il Giappone oggi, con occhi pieni di Cina. In parte per i noti trascorsi storici, quello che hanno fatto i Jap ai cinesi è una ferita che non si rimarginerà mai. In parte perché tantissime cose che credevo un tempo nippo d.o.c. sono state in realtà copiate ai vicini e portate qui all'eccellenza estrema: la scrittura, la carta, i kimono, i samurai, la porcellana ... un saccheggio culturale continuo e sistematico.
Due paesi così legati e così diversi: la Cina contraddittoria, sporca, peciona, volgare ma così viva e piena d'energia; il Giappone cristallizzato nella sua elegante, immutata e immobile perfezione.

6 commenti:

sukun ha detto...

ciao!!!
io del giappone ho una visione superficialmente, eppero' intimamente, legata ad un'immagine: il Truman Show, uno spettacolo perfetto e raggelante. Pero' mi piacerebbe vedere questi aspetti che menzioni.

sukun

Mav ha detto...

Ciao Sukun! Forse ciò che lo rende un po' più umano è la commistione con il manga-pop superkitsch presente ovunque. Penso sia il loro punk, la loro forma di ribellione, in un certo senso.

Federica ha detto...

ma che sti a 'fa sempre a Tokio?
una tresca con il jap ballerino?

Mav ha detto...

No, no, è che ero in arretrato con i post!

Anonimo ha detto...

La vecchia CIna, però, non era volgare. Il mio vecchio maestro taoista era un vero signore... il periodo più cruento del paese ha livellato tutto, in basso. Certe punte di raffinatezza e classe sono scomparese per sempre.

Mav ha detto...

E' vero, Niki, o meglio era, ma è un paese che ha divorato se stesso e distrutto le sue radici, prima per ideologia, poi per troppa fame di crescere.