venerdì 29 maggio 2009

W gli hacker!

E i proxy, e gli amici che me li postano! Dal 15 maggio non potevo più accedere a blogspot, quindi niente sol dell'avvenir. Ma grazie a un paziente lavoro di hackeraggio, la vostra casalinga è di nuovo in rete. Merci beaucoup a Pietro, Fabri,Ylenia.

giovedì 14 maggio 2009

Fil rouge!

E' finalmente arrivata la stagione dei garden parties, che personalmente ho solo letto nei romanzi di Greene, Waught & co. Io vivevo bene anche senza, ma per Bree questo è un momento diciamo essenziale dell'esistenza. Così, quando arriva il fatidico cartoncino dell'ambasciata europea, ci si issa sul tacco alto e via. 
Secondo Bree, un garden party dove non si conosce nessuno comporta un bicchiere di bianco graziosamente tenuto in mano e diversi sorrisi or qui or là come se si conoscessero tutti ma si fosse indecise su chi salutare per primi. La soluzione Belushi prevederebbe di arraffare tutto l'alcol disponibile, abbordare sconosciuti, ridere a crepapelle mentre si farfugliano storielle sconnesse, per vomitare infine dietro un cespuglio di ortensie. La mia via di mezzo consiste nel trattare il tutto come il mitico "Giochi senza frontiere":
a- Indovinare la provenienza degli invitati dall'abbigliamento delle signore.
b- Salutare Gennaro Olivieri (in questo caso l'ambasciatore europeo) alternando una frase in inglese a una in francese o altra lingua della UE.
c- Identificare tutte e 27 le bandierine degli stati membri (o sono 28?)
d- Girare tutti gli scaldavivande del catering cinese che ha preparato la sua versione di 27 o 28 cucine e fare il giro delle nazioni in un solo piatto, restando vivi.
e- Scommettere con il proprio vicino che si avrà il coraggio di assaggiare la cucina più disgustosa e repellente di tutte, siete indecise fra quella romena e quella estone.
f- Scoprire che il vicino è estone.
g- Seppellirsi dietro un cespuglio di ortensie.

domenica 10 maggio 2009

Zen interruptus.

Come è fragile l'equilibrio che si pensa di aver costruito qui. Ci si sente forti, ci si applaude mentalmente anche un po' per essere riusciti a crearsi un piccolo mondo di amicizie e di affetti, e poi basta così poco a mandarlo in pezzi: una brutta notizia dall'Italia, un'amica ammalata, un'altra che rientra alla fine del suo incarico, e tutto crolla ricade al centro e si mescola, come tessere di mahjong a fine partita. Azzerare, rimettere in fila, sottrarre, ricostruire ancora una volta, sempre.