martedì 30 settembre 2008

No global

Primi tentativi di shopping e no, non da Marc Jacobs, maligne. Se no il blog non lo sottotitolavo la casalinga di Pechino. Dunque, umili generi di prima necessità: sale, pasta, detersivi, ecc. Peccato che siano indistinguibili l'uno dagli altri. Non c'è una maledetta scritta che non sia in ideogrammi. Ci metto mezz'ora per capire che cos'è ogni singolo pacchetto che prendo in mano. Questo è un detersivo, ma per vetri, pavimenti, piatti, lanaedelicati? Ma un disegnino, un loghetto, un graffito, una manina che stringe un piatto, uno spazzolone, un qualcosa che identifichi il tutto, no?La Bree che ha preso possesso di me in questi ultimi giorni sta per avere un attacco di nervi: e se poi uso la soda SUL MARMO?
(Se ora parte il coretto: ma vaffa...va' a laurà! avete ragione. Tuttavia per Bree questo è lavoro, sia chiaro). Poi pensate ai cibi: tutto quel latte in polvere adulterato, così insidiosamente nascosto ovunque... Mi ritrovo a pregare il dio delle multinazionali perché mi faccia incrociare solo Nivea, Nestlé, Heinz, Procter e compagnia sul mio cammino. E poiché egli c'è, ma ci odia, trovo tutti i loghi del mondo, ma criptati e con i colori cambiati, dunque scopro troppo tardi di non aver acquistato Nescafé normale ma un orrido moccaccino zuccherato (e pieno di latte in polvere, ovvio). 

lunedì 29 settembre 2008

Dilemmi

Ma se il primo dentino cade in Cina, il topino lascia euro o yuan?

Wisteria Lane 2


Ora, uno passa la vita a sbeffeggiare Olgiata e Milano 2 con tutti i suoi abitanti, e poi si ritrova qui, in questo nonluogo che potrebbe essere tranquillamente Chicago o Dubai. Cosìmimmparo.

Wisteria Lane

Dieci torri recintate e protette da guardie private con giardinetti in mezzo, un health center con tennis e piscina, cinque parrucchieri glamourelli, due nail art center, un organic food shop, un gourmet corner, due caffetterie chic, un fioraio chic, un negozio per alcolizzati chic "The wine cellar" e uno per alcolizzati e basta "Alchool shop market". Ah, dimenticavo, quattro ladies spa&beauty. Ma un negozio normale, no?

sabato 27 settembre 2008

Numerologia

Quella che d'ora in poi chiamerò casa è una torre di 38 piani con altre due a cerchio, nel cuore del Central business district. L'appartamento è teoricamente al 23° piano, in pratica non lo so perché sono stati eliminati il piano 4, 14 ,24 ecc. (pare che il 4 sia il numero dell'inferno, il che spiegherebbe perché mi sia sempre stato simpatico). Però manca anche il 13, in omaggio alle superstizioni occidentali, e appena comincio i miei calcoli l'ascensore è già al piano (e poi ho il jetlag, siate buoni). Il tutto è a metà fra il quesito della Susy e il settimo piano e mezzo di "essere John Malkovich", e accentua la già stranissima sensazione di non essere qui.



venerdì 26 settembre 2008

vips

Finalmente all'aeroporto. Durante l'attesa al baretto autogrill incrociamo Lele Mora e una squinzia bionda con stivali bianchi da cowboy e strass dovunque al tavolo vicino a noi. Lele Mora guarda le bestie con aria intenerita, probabilmente sta valutando il potenziale velinico delle due di qui a dieci anni. La gente è impazzita, vengono tutti a fotografare e farsi fotografare con i due. Le bestie non capiscono, e a dire il vero neanch'io.  Ma attenzione! Come se non bastasse ecco che si materializza alla cassa Roberto Benigni, causando movimenti tellurici di passeggeri che non sanno più chi immortalare. Poi dicono che Linate è morto, cos'altro volete, Madonna?

martedì 23 settembre 2008

esorcismi

E' ufficiale: sono posseduta da Bree Van de Kamp che mi appare in sogno tutte le notti con un bicchiere da martini in mano ed è tutta un sorriso"finalmente sei una di noi".
-oh, no, faccio io, conciliante, è solo una pausa, io NON sono esattamente una casalinga.
-Oh, sì, sorride lei implacabile, e poi guardati, guarda quello che porti.
In effetti sto riempiendo ordinatamente tutti gli scatoloni del trasloco con l'universo mondo, terrorizzata dall'imprevisto, come se andassi a Kabul, come se il 90% di quello che stivo non fosse made in china, come se le multinazionali non fossero ovunque. E' un patetico, molto vandekampiano tentativo di tenere il mondo sotto controllo. I miei propositi di semplice e austera essenzialità zen sono durati mezzo secondo, circa. Calma, penso, combatti.
- Alludi ai dvd di heimat? - con il mio miglior tono da tesseranteo.
- Alludo al tuo delizioso libretto "Perfect parties for children" e al tuo shaker a forma di missile anni '50, tesoro - cinguetta.
ko tecnico, direi. Qualcuno mi esorcizzi. Dov'è Carrie Bradshaw?

domenica 14 settembre 2008

Liste

Mai provato quel giochino dei 100 film, o libri da salvare? Si comincia buttandone giù due tre e pensando che non se ne hanno abbastanza. Cinque minuti dopo ci si trova in piena scelta di Sophie litigando con tutti i partecipanti e si è già a 101, non si sa come. Ecco, adesso lo devo fare davvero. Per tutto. Con molto meno di 100 pezzi. Con le scarpe poi, maledizione.

Preparativi

La frase che mi sento rivolgere più spesso in questi giorni è "come ti invidio". Ah, sì? Sono arrivati 55 scatoloni giganteschi da montare, riempire con tutto ciò che intendo trasferire e poi piazzare da qualche parte dove non ingombrino troppo. Basterebbe abitare nella reggia di Caserta, in effetti. Ogni volta che provo a strappare un pezzo di scotch da pacchi con i denti, mi si attorciglia orribilmente a un'estremità, mentre l'altra mi si attacca a qualche ciocca di capelli con effetto ceretta. Altre 15 scatole e divento calva. E questo è solo l'inizio. Invidia?