martedì 14 settembre 2010

Incontri ad alta quota.

Mi stavo concedendo un bel bagnetto immersa nella schiuma fino al collo quando improvvisamente ho incrociato lo sguardo attonito di un uomo.
Il fatto è che abito al ventinovesimo piano, quindi la cosa non dovrebbe teoricamente succedere. Ma oggi era anche il giorno del bagnetto alle finestre, come puntualmente avvisato in cinese e in inglese nella bacheca di fianco all'ascensore, dunque vari omini appesi alle loro liane erano lì pulendo vetri coscienziosamente. Ho abbassato di colpo le stecche della veneziana, poi mi sono chiesta quanto mi stia abituando a vivere lontano da terra in tutti i sensi, questa distanza siderale (linguistica, culturale, economica e persino appunto, per così dire, metrica) che mi stacca e mi separa dal resto del mondo reale.

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