lunedì 6 febbraio 2012

Think pink.

Sopravvissuta anche quest'anno: dopo quindici giorni ininterrotti di contraerea, ieri sera gran finale di botti e fuochi d'artificio per la Festa delle Lanterne, l'ultimo giorno festivo del Capodanno cinese. Siamo dunque finalmente nell'anno del Drago, il segno più misterioso e potente dello zodiaco, nonché l'unico animale mitologico in uno zoo astrale solitamente più terra terra comprendente ratti, cavalli, scimmie, serpenti, conigli e buoi. Speriamo porti bene, intanto è già molto non essere andati a fuoco, come successe due anni fa al super albergo di lusso di fronte a casa. E' vero che stavolta erano preparati:


Tradizionalmente la Festa delle Lanterne segna la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Il fatto che la temperatura oscilli fra i -15° e i +5° non sembra turbare minimamente i locali, che invece di rinominarla Festa del Freezer o Drago congelato, ripiegando su più acconci abeti natalizi, insistono con questi ameni peschi di plastica:


Notare le hongbao (buste di carta rossa tradizionalmente contenenti regali in denaro), appese: il cinese, si sa, è pragmatico, quindi anche la decorazione deve avere una sua utilità propiziatoria secondo il radicato principio zen del: 'e che stiamo mica qui a pettinare bambole'.
Aspettando che l'hongbao faccia effetto per tutti noi, incrocio le dita e spero intanto in una pronta rimozione degli orridi archi di trionfo in pesco rosa, think small.



1 commento:

Nela San ha detto...

Come darti torto sul pragmatismo cinese? Acquistata una piccola serie di maneki neko, feci tradurre il significato augurale di ognuno, pensando di regalarli singolarmente una volta a casa. Sorpresa! Tutti auguravano soldi, molti soldi, un sacco di soldi e successo (che poi vuol dire soldi). "E la buona sorte per la salute? L'amore?" "Oh, ha ragione - mi fu risposto - ma sa, i cinesi badano solo ai soldi...". Il tuo post, ennesima conferma a quanto mi fu detto.