domenica 21 agosto 2011

Cortocircuito n°1.239.

Il ristorante "1001 Nights" offre diverse surrealtà in una botta sola. Permette ad esempio di vedere asiatici abboffantisi di spaghetti bolognaise in un ristorante teoricamente arabo. O di gustarsi un'esibizione di danza del ventre rigorosamente farlocca, in quanto la belly dancer è cinese, razza notoriamente del tutto priva di belly, come del resto di ass, tits, fianchi, rotolini, curve, cuscinetti o qualsiasi altra sporgenza da far sussultare con voluttuosa sapienza mediorientale.
Non sapendo cos'altro scuotere a parte i capelli, la ragazza ci dà comunque dentro con le roteate, con effetti che a me sembrano fra il comico e l'esorcizzanda. Tuttavia per i signori presenti - un mix di cinesi, uiguri, somali, siriani, malesi, levantini e kazaki che neanche in una puntata di Corto Maltese - l'esposizione di svariati centimetri di pelle nuda sembra comunque avere il suo perché.
A un certo punto la ballerina si ferma davanti a un tavolo "rosa": sei signore malesi, tutte velate. Mi chiedo cosa penseranno le une dell'altra, e viceversa. Ma è solo un attimo: i campanellini tintinnano, la danzatrice si allontana verso un altro tavolo e io me ne torno al mio incongruo cous cous made in China.

5 commenti:

Nela San ha detto...

Bello questo post! Quando mii chiederanno cos'è la "fusion cuisine" e gli effetti della globalizzazione, posso citarlo come esempio?
Buona domenica.

Zion ha detto...

scrivi così bei posts che mi domando per quale latente cattiveria tu ce ne privi così a lungo. :-)
bentornata!

Federica ha detto...

concordo con Zion, bentornata Mav. Mi sei mancata molto nelle mie eterne giornate davanti al computer. Sicuramente il tuo acume e la tua ironia aiutano a superare giornate piattissime. Baci

Esmé ha detto...

ineffabile. Com'era il cous cous?

Mav ha detto...

Grazie a tutte, troppo buone!

@Esmè: mama huhu = 'nzomma...