domenica 18 settembre 2011

I cugini di campagna.

Attenzione: questo post contiene espressioni politicamente scorrette.

Ni hao! - saluto entrando in ascensore.
Hi - risponde gelido il mio vicino.

Il fatto è che i cinesi d'oltremare (Hong Kong, Macao, Taiwan, quando non addirittura ABC, American Born Chinese) a esser confusi con la restante miliardata di occhi a mandorla si seccano, e parecchio. Sono in genere più ricchi, più posh, parlano inglese e considerano un insulto personale essere presi per quei buzziconi provinciali dei cinesi doc, i quali a loro volta apprezzano molto di più un saluto nel bell'idioma di Confucio.
Purtroppo all'esterno sono del tutto identici, dunque mi sa che l'unico modo per uscirne sarà grugnire qualcosa di indistiguibile e immergermi nella lettura del China Morning Post per ventinove lunghissimi piani.

3 commenti:

Scarabooks ha detto...

Meno male (per loro e per te) che hanno la giustificazione di essere cinesi. Qui ottenere un saluto di risposta con sorriso in ascensore (ma anche al bar) non è che sia più facile. Magari provo in inglese, la prossima volta.
Gil

Nela San ha detto...

Non abbiamo più Federico Rampini ad omaggiarci dei suoi reportage settimanali su Cindia, ma non ne sento la mancanza. Tu sei ancora meglio!

Mav ha detto...

@Gil, ma i tuoi scorbutici sono italiani o cinesi? Perché di solito i cinesi di qui sono molto ma molto più cordiali di quelli che vivono da noi...

@Nela, sei troppo gentile ma no, con questi complimenti mi stai facendo venire la couperose all'avatar!