giovedì 27 novembre 2008

798



Quando non ne posso più, cioè spesso, scappo e vado al Greenwich Village. Ovvero al Dashanzi Art District, o più comunemente 798. E' un'enorme area industriale, un' ex-fabbrica dismessa riconvertita in spazio per artisti. A dire il vero gli artisti c'erano un otto-dieci anni fa, prima che il boom dell'arte cinese esplodesse. Ora sono soprattutto gallerie che espongono il meglio della produzione nazionale e internazionale. Video, installazioni, statue, quadri, piccoli caffè, librerie d'arte: passeggio fra gli edifici in mattoni rossi ed è come aver schiacciato il tasto "pause": improvvisamente la bruttezza, il caos e il materialismo selvaggio di questa città sembrano molto lontani. 

4 commenti:

Ale ha detto...

Che figata il pillolone metallizzato. è in vendita?
;-)

Mav ha detto...

Probabilmente sì, ma siamo a livelli Damien Hirst ormai. Qui dicono che il prossimo boom sarà l'arte coreana, vedi tu.

Anonimo ha detto...

Dai, consolati, qui l'unico posto in cui puoi andare quando non ne puoi più (spesso) è internet.....

Anonimo ha detto...

Hai ragione, scusami, ho rettificato il post. Non parli di sporcizia.... è che qui invece è talmente onnipervasiva che io identifico "brutto" con "sporco". Pensa che ho dovuto lavare tutte le pietre che ho preso ieri: puzzavano.....
Le delizie della vita da expats!