mercoledì 12 novembre 2008

Crisi d'identità.

Qui gli inviti si spediscono, via posta o via mail, anche per una semplice cena. E sono piuttosto formali, esattamente quelli che leggevo in facsimile in fondo a Donna Letizia e ai vari galatei che collezionavo pensando che buffissimi, guarda te se nella vita reale la gente scrive così.
Bene, qui nella vita irreale, la gente non solo scrive così ma va ben oltre. Esempio:
Il primo tesoriere della seconda legazione della terza ambasciata e la signora Everardo Mazzanti hanno l'onore d'invitare....
Tradotto: Io, io io io e poi mia moglie che conta solo in quanto mia e moglie, mica avrà diritto non dico a un titolo ma nemmeno al suo nome, non sia mai che possa solo per un attimo distogliere l'attenzione dalla mia persona. 
Grrrrrr! Scusate lo sbocco di femminismo, ora torno a studiare "Social manners in Washintong" così imparo a lobotomizzarmi con grazia e decoro. 

5 commenti:

Ross ha detto...

condivido, quando da sedicenne, ho scoperto, mi ricordo ero negli USA, questa regola del galateo (!?), che pensavo solo americana, di cancellare l'identità delle donne ero offesa e furiosa. Le donne esistono solo in quanto mogli e non hanno neanche diritto al loro nome, solo MRS George Smith...!
Cambiamo queste stupide regole.

Mav ha detto...

Scrivo subito a Obama.

Ps. Va detto a merito dell'ambasciatore italiano che lui non a segue questa regola.

Anonimo ha detto...

A me risulta che sia un'abitudine americana, in Europa di solito viene ridicolizzata come rozza....
Mav, ti ho lincata oggi.
Ciao!

Unknown ha detto...

per sei mesi ho chaimato al lavoro il mio collega signorino.. ambedue laureati ioe ro la signorina e lui il dottore.
Adesso al lavoro vorrei mi si mttesseun "mamma" prima del nome per ricordare a tutti che il mio lavoro non finisce alle 5 e che se sono lì è perchè me lo merito

Mav ha detto...

Sconsiglio. Se si ricordano che sei anche mamma ti mettono le riunioni alle 17, come minimo.